2- Perché il furto rappresenta un atto di arroganza
Nel senso letterale e legale, il furto è una sottrazione di una cosa altrui con l’intenzione di privare il proprietario del suo uso e del suo beneficio, sia temporaneamente che permanentemente. Significa inoltre impossessarsi della proprietà altrui senza alcun permesso e senza alcun diritto legale. La persona che fa questo è definita ladro.
Il furto è uno dei peccati maggiori in Islam. Si deduce quanto sia grave da questo verso del Corano:
“O Profeta, quando vengono a te le credenti a stringere il patto, [giurando] che non assoceranno ad Allah alcunché, che non ruberanno, che non fornicheranno, che non uccideranno i loro figli, che non commetteranno infamie con le loro mani o con i loro piedi e che non ti disobbediranno in quel che è reputato conveniente, stringi il patto con loro e implora Allah di perdonarle. Allah è perdonatore, misericordioso.” (Interpretazione del significato del Corano, Sura LX, Al-Mumtahana, L'Esaminata, v.12)
Inoltre il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse: "Colui che commette adulterio non è un credente [al tempo in cui lo sta commettendo]; e non è credente colui che commette un furto[al tempo in cui lo sta commettendo].” [Sahih Al-Bukhari, vol. 8 hadith n. 6782]
Il furto è un atto di arroganza violenta.
Allah l’Altissimo dice in proposito: "Tagliate la mano al ladro e alla ladra, per punirli di quello che hanno fatto e come sanzione da parte di Allah. Allah è Eccelso, Saggio." (Interpretazione del significato del Corano, Sura V, Al-Mâ'ida, La Tavola Imbandita, v. 38)
Da tale hadith si deduce che la punizione prescritta per il furto è il taglio della mano (Hadd). Tuttavia ci sono parecchie condizioni da incontrare affinché questo avvenga.