Perche’ Il Musulmano Digiuna Durante Il Mese Di Ramadan?
Il digiuno di Ramadan è una scuola per il Musulmano, che durante tale mese impara a fare attenzione, più del solito, al proprio comportamento in tutte le situazioni. Sta attento a quello che dice, ai suoi gesti, ai suoi comportamenti con le altre creature. Sviluppa il suo amore per Allah (subḥānahū wa-taʿālā) moltiplicando le preghiere, la lettura del Sublime Corano e le invocazioni…
Durante il digiuno imparo:
1- Ad apprezzare quanto Allah (subḥānahū wa-taʿālā) è stato Generoso con me, in quanto posso nutrirmi tutto l’anno. Il digiuno mi aiuta a ricordare di essere riconoscente verso il mio Signore, per tutto il cibo che mi ha donato.
2- A vivere senza cibo per tutto il giorno. Questa è un’esperienza molto utile, poiché, se arrivasse un giorno in cui non avrò nulla da mangiare, avrò pazienza e aspetterò senza aver paura.
3- A sentirmi vicino ai miei fratelli poveri, a tutti quei bambini Musulmani che non hanno nulla da mangiare, e arrivano a morire di fame.
4- A rispettare la natura, senza sprecare.
5- A ritrovare la gioia di mangiare insieme ai fratelli, poiché offrire il pasto della rottura del digiuno ad un Musulmano è un atto che viene ricompensato da Allah (subḥānahū wa-taʿālā).
6- A risparmiare il denaro per il cibo, donando poi questi soldi ai poveri… Certamente, non è “Sunnah” mangiare il doppio di notte!!!
PERCHÉ IL MUSULMANO DIGIUNA DURANTE IL MESE DI RAMADAN?
PER OBBEDIRE AD ALLAH (subḥānahū wa-taʿālā)!
PERCHÉ IL MUSULMANO OBBEDISCE AD ALLAH (subḥānahū wa-taʿālā)?
Un Musulmano obbedisce ad Allah (subḥānahū wa-taʿālā) perché è ALLAH (subḥānahū wa-taʿālā) Che l’ha creato e Che sa ciò che è bene per lui. Obbedisce perché si affida ad Allah (subḥānahū wa-taʿālā), anche quando non è ancora in grado di capire per quale ragione Allah (subḥānahū wa-taʿālā) gli ha proibito una cosa o l’altra. Il Musulmano sa che il suo sapere è limitato, mentre ALLAH (subḥānahū wa-taʿālā) CONOSCE PERFETTAMENTE TUTTO CIO’ CHE RIGUARDA L’ESSERE UMANO…
Dice Allah l’Altissimo nel Sublime Corano:
È nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni (l’inizio) digiuni. E chiunque è malato o in viaggio assolva (in seguito) altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti! (Interpretazione del significato del Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, v.185)
Durante il mese di Ramadan, i Musulmani (adulti) non mangiano e non bevono dall’alba (fajr) al tramonto (maghrib). I malati, i vecchietti, i viaggiatori, ecc. non digiunano.
Chi sa che un giorno inshaAllah sarà più forte, ad esempio una mamma che abbia appena avuto un bambino, recupererà in seguito. Altrimenti, come nel caso del malato che non spera più di guarire, farà un’elemosina ai poveri.
Ma il digiunante non deve limitarsi a non mangiare. Deve cercare di fare meno peccati possibile, non deve mentire, non deve prendersi gioco degli altri e non deve litigare. Inoltre, non deve lamentarsi della fame e della sete.